de TARCZAL – intervista ad Elena ed al suo TRENTO DOC

Giornata TRENTO DOC in occasione della TRENTO DOC IN CITTÀ MILANO, manifestazione collaudata che riempie la città meneghina di bollicine di montagna con degustazioni, aperitivi, pranzi e cene nelle quali le 30 case spumantistiche aderenti sono le protagoniste.

Abbiamo assaggiato diverse etichette, alcune ci sono piaciute di più altre di meno: alcune ci sono piaciute molto e di queste vi racconteremo.

Al produttore, durante l’assaggio, abbiamo chiesto di poter avere in regalo del “tempo” : nascono così le nostre interviste.

Partiamo con un’azienda che da poco è entrata a far parte dell’Istituto Trento DOC, dove ogni bottiglia è prodotta nel rispetto delle rigorose norme disposte dal disciplinare.

de TARCZAL: il loro TRENTO DOC si presenta con bollicine molto fitte, fini e persistenti che profumano di piccoli fiori bianchi, di pane appena sfornato e piccola pasticceria vanigliata e croccante. In bocca è pieno, gustoso, con una leggera sapidità che si fa avvolgere da mature note fruttate.

Alle nostre domande ha risposto Elena, ultima generazione entrata a far parte di questa storica azienda trentina:

Qual è la bottiglia che considera il suo biglietto da visita?

Sicuramente la bottiglia che considero il mio biglietto da visita è la bottiglia di Marzemino. Non solo perché è il vino famoso di Isera e più rappresentativo della mia azienda, ma anche perché mi piace molto!

Qual è l’etichetta che più la rappresenta personalmente?

L’etichetta che più mi rappresenta è quella dello spumante, se non altro per il vino che questa bottiglia contiene.. sapido, giovanile, ma soprattutto frizzante!

Perché condurre un’azienda vinicola? Più soddisfazioni o più incertezze?

La conduzione di un’azienda non è stata per me propriamente una scelta.. ci sono nata, ci sono cresciuta, è un mondo dal quale ho scelto di non allontanarmi.
Se siano più le incertezze delle soddisfazioni non saprei dirlo, credo comunque che le soddisfazioni abbiano un peso maggiore delle incertezze e che facciano risultare queste ultime meno “importanti”.

Qual è stato Il commento più bello ricevuto? E quello più brutto?

Il commento più bello: ..che somiglio a mio padre..
Il commento più brutto: ..che somiglio a mio padre..

Cambierebbe il suo lavoro? Perché?

Non cambierei il mio lavoro perché non credo di poter mettere questa passione in nessun altro ambito.

Quale augurio vorrebbe che le facessi?

..a questo deve rispondermi Lei.. che augurio mi fa?

L’augurio che le faccio, cara Elena, è di conservare sempre questa freschezza e questa schiettezza e di trasferirle intatte nei suoi prodotti.

Tutte le informazioni sul Trento DOC e sull’azienda de Tarczal le trovate qui:

http://www.trentodoc.com/it/http://detarczal.com/

Amici,  altre bottiglie ed altre interviste ci aspettano: continuate a seguirci!

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