Scoprire il vino
e i suoi paesaggi
Una presenza storica nel territorio di Soave con un primo documento ufficiale della famiglia Visco come vinificatori che risale al 1874. È legata alla figura di Giuseppe Coffele, purtroppo scomparso nell’ottobre 2020. Con Giovanna Visco ha ridato vita ai possedimenti di famiglia, passando dall’insegnamento allo studio di un’altra cultura classica, quella della vite. Dal 1995 operano in cantina i figli Alberto, enologo, e Chiara, che si occupa del settore commerciale. La cantina presente da sempre nella via centrale del borgo di Soave ha ampliato la sua attività generando due spazi: a Castelcerino, in uno dei cru più nobili della zona classica la produzione compreso il locale per l’appassimento delle uve. Con in evidenza un bel locale disponibile per meeting, cene aziendali, matrimoni. Nella sede storica l’accoglienza e le degustazioni con un piccolo museo di attrezzi antichi con l’affascinante sala degustazione negli spazi interni del “castello”. Dal 2014 l’azienda opera con la certificazione biologica. La produzione è incentrata soprattutto sulla garganega, da cui ricava differenti etichette sempre affidabili nel corso delle vendemmie. Da annotare che i Coffele sono stati i primi a spumantizzare la garganega, credendo in questa speciale tipologia.
Catarratto Vigna di Mandranova – Sicilia
È espressione di una cantina familiare, condotta dai tre cugini Alessandro che conducono in regime biologico l’attività insieme ai genitori. Il vino viene ricavato dal vigneto più antico della tenuta, ad un’altitudine di quasi seicento mslm. È dedicato ad una singola vigna e rappresenta un omaggio alla varietà, il catarratto, che da tempo immemore caratterizza il paesaggio del territorio di Camporeale. Una produzione limitata, una selezione di uve guardando al tema della longevità del vino. Affina per otto mesi in acciaio per il 90%, il 10% in tonneaux di rovere francese. Un bianco di personalità, da assaggiare anche nel tempo.
Catarratto Vigna di Mandranova – Sicilia
È espressione di una cantina familiare, condotta dai tre cugini Alessandro che conducono in regime biologico l’attività insieme ai genitori. Il vino viene ricavato dal vigneto più antico della tenuta, ad un’altitudine di quasi seicento mslm. È dedicato ad una singola vigna e rappresenta un omaggio alla varietà, il catarratto, che da tempo immemore caratterizza il paesaggio del territorio di Camporeale. Una produzione limitata, una selezione di uve guardando al tema della longevità del vino. Affina per otto mesi in acciaio per il 90%, il 10% in tonneaux di rovere francese. Un bianco di personalità, da assaggiare anche nel tempo.