TENUTA MORAIA – Nuova veste per Vanesio e Calandrino

DA TENUTA MORAIA ARRIVANO I “MUST HAVE” WINES DELLA PRIMAVERA 2024

Nuova veste per il “Vanesio” Rosato Maremma Toscana DOC e il “Calandrino” Vermentino Maremma Toscana DOC dell’azienda

Un nuovo abito “in odor” di primavera e un nome fresco e giocoso che ha tutte le carte per farsi ricordare: questi gli ingredienti del restyling delle due referenze firmate Piccini 1882 che nascono da Tenuta Moraia, azienda vinicola posta nel cuore della Maremma Toscana, a due passi dall’antico borgo di Gavorrano. “Vanesio”, un Rosato Maremma Toscana e il “Calandrino”, un Vermentino Maremma Toscana – commenta Mario Piccini, Amministratore Delegato di Piccini 1882 – sono vini che già facevano parte del nostro portfolio ma che oggi si presentano non solo in una nuova veste ma anche con un nuovo nome volto a dare la giusta personalità e identità a due referenze che incarnano l’essenza della loro terra d’origine, la Maremma. Qui l’influsso del mare, favorito dal vicino Golfo di Follonica, si mescola con la dolcezza delle colline e con il sole generoso di queste terre.” Acquistata nel 2000 dalla famiglia Piccini, la tenuta si estende su 160 ettari di terreno, di cui 60 coltivati a vigneto. Le varietà sono quelle tramandate dalla tradizione locale, vale a dire il Sangiovese ed il vitigno autoctono per eccellenza della costa toscana, ossia il Vermentino. I due protagonisti sono affiancati da Cabernet, Merlot, Syrah, Alicante e Chardonnay. “In Tenuta Moraia – continua Mario Piccini – siamo costantemente alla ricerca di qualità e tipicità, privilegiando sempre il ciclo biologico di ogni vite. La nostra filosofia è quella di produrre vini che esprimano il territorio attraverso la loro forte personalità con un occhio costante alla sostenibilità. Tutti i nostri vigneti sono infatti a conduzione biologica.” Read More “TENUTA MORAIA – Nuova veste per Vanesio e Calandrino”

VRM – il Vermentino di QUARTOMORO

Quartomoro di Sardegna nasce come cantina didattica di Piero Cella, substrato sperimentale e di ricerca dell’enologo; si pone come fabbrica di idee, di esperienze sulla viticoltura e l’enologia sarda. L’intreccio di rapporti professionali e sociali produce una serie di prodotti derivanti dalle uve, che mirano ad essere le pietre miliari della produzione sarda.

Ricordo ancora l’odore settembrino dell’Enopolio di Arborea… un mix di uva, mosto e vinaccia. Non era un bel periodo, perché mio padre sarebbe stato molto assente. I torchi, le pigiatrici, le vasche e le botti fanno parte della memoria enoica; penso e mi confermano in tanti, che fosse tutto un grande progetto, frutto della razionalità, a volte dei limiti culturali, dell’incoscienza, ma del tempo trascorso e delle idee metabolizzate da grandi uomini del vino…

Oggi, in Arborea, trasformiamo le uve con grande semplicità, affiancando e accompagnando la natura in silenzio e con grande rispetto. Vinifichiamo autentiche perle viticole, con l’intento di metterne in evidenza le note varietali. Quando un vino non segue l’iter regolare è per me sempre una sconfitta, una grande delusione… una canzone disturbata da una stonatura e Luciana e io, cantinieri plasmatori delle nostre bottiglie, proviamo ad ottenere una sinfonia regolare, senza cercare gli accenti e le forzate perfezioni organolettiche, ma l’essenza dell’uva di Sardegna.”

Piero Cella, con queste parole, riesce a trasmettere la Read More “VRM – il Vermentino di QUARTOMORO”