UN GIORNO AD IDENTITÀ GOLOSE

Identità golose = Cucina

Identità golose = Cibo

Identità golose = Chef

Identità golose = Sperimentazione ed innovazione

Identità golose = Cultura

Identità golose = Coccole per il palato e l’anima

Identità golose = Vino

Vino??? Eh già, abbiamo trovato anche del vino, e che vino!

All’interno della manifestazione troviamo WINE HUNTER, un’ampia area destinata ad una selezione di oltre 70 aziende vitivinicole e di distillati (oltre 250 etichette) che hanno ottenuto il bollino Merano Wine Award Platinum, Gold o Rosso.

Chi ci segue conosce le nostre preferenze ed anche in questa occasione abbiamo concentrato i nostri assaggi su bollicine e grado alto: produzioni limitate a poche migliaia di bottiglie ed aziende poco conosciute (almeno da noi) sono stati i 2 fattori che hanno guidato le nostre scelte durante la giornata di assaggi.

I nostri calici si sono riempiti di tanto perlage ma scegliamo solo 3 aziende delle quali raccontarvi qualcosa: realtà che ci hanno lasciato un piacevole ricordo e che speriamo di incontrare nuovamente.

Di CANTINA ROTALIANA DI MEZZOLOMBARDO, giovane e dinamica cantina sociale (950.000 bottiglie/anno) con alle spalle più di ottant’anni di storia e l’esperienza di cinque generazioni di viticoltori, sita nel cuore della Piana Rotaliana, abbiamo assaggiato REDOR BRUT TRENTO DOC (7.000 bottiglie) realizzato con uve Chardonnay in purezza che dal bicchiere fa uscire mazzetti di fiori bianchi e mele verdi, ed al palato, con la sua buona acidità, ci da freschezza, note mandorlate e minerali. Di beva non particolarmente impegnativa e difficile, è un ottimo compagno per l’intera giornata.

Di CANTINA RICCHI, azienda situata nel suggestivo panorama dei Colli Morenici in provincia di Mantova (320.000 bottiglie/anno) molto attenta alle tematiche relative alla salvaguardia dell’ambiente tanto da essere ad impatto zero e con la previsione che tutti i lori vini saranno sempre più Carbon Foot Print, ottenendoli senza produrre CO, abbiamo avuto il piacere di scoprire ESSENZA ZERO PAS DOSE’ METODO CLASSICO millesimo 2011 (6.000 bottiglie), prodotto con uve 85% Chardonnay e 15% Pinot Nero, che dopo un lungo periodo di riposo sui lieviti di 50 mesi ed altri 6/8 mesi in bottiglia, libera profumi di nocciola e pera matura al naso, ed in bocca si offre secco, con ottima gasatura e acidità: una bottiglia da avere in cantina, pronta per essere stappata dopo una giornata di lavoro.

Di ONGARESCA, azienda vicentina  con passione, tradizione ed innovazione nel DNA (33.000 bottiglie/anno) grata alla propria terra, piena di tipicità, dove il vino è musica e poesia, sublime espressione in ogni bicchiere, abbiamo assaggiato 2 differenti etichette: ONGARESCA PAS DOSE’ SPUMANTE METODO CLASSICO IGT (70% Chardonnay e 30% Pinot Nero – ± 2.000 bottiglie) al naso presenta note di frutti a polpa bianca e crosta di pane ed in bocca è vivo e sapido, tanto da chiamare un altro sorso, soprattutto nell’informale momento dell’aperitivo;  ROSE’ MENA’ SPUMANTE METODO CLASSICO IGT (80% Pinot Nero e 20% Chardonnay – ± 2.000 bottiglie) dall’insolito color buccia di cipolla molto trasparente – senza macerazione di bucce – profuma di piccole bacche rosse e pompelmo rosa, note ritrovate anche al palato accompagnate da perlage fine e molto presente; tra i nostri appunti abbiamo scritto “molto buono”, il che significa che lo berremmo anche adesso.

Per quanto riguarda l’alto grado vi segnaliamo con piacere un paio di GIN e 3 GRAPPE: il primo, PURO – THE ONE, prodotto da BONAVENTURA MASCHIO, ottenuto dall’infusione e distillazione di bacche di ginepro, coriandolo e di una misurata selezione di agrumi, imbottigliato alla gradazione di 56,3 % vol., potremmo definirlo il gin perfetto e puro (non solo di nome) perché possiede entrambi i lati della medaglia: botaniche semplici che lo rendono complesso; delicati profumi di agrumi al naso, in bocca morbidezza inaspettata circondata dagli aromi dati dalla miscela infusa; lascerà ai bartender quella libertà di miscelazione che tutti sognano. Il secondo, Z44, prodotto dalla distilleria RONER con botaniche dell’Alto Adige come la pigna del pino Cembro, le radici di violetta e genziana ed i classici ginepro e agrumi, si presenta al naso con un bouquet importante e molto armonico che spazia dalla resina al mentolo, dagli agrumi alle erbe alpine: la bocca, come il naso, si riempie di primaverile freschezza e balsamica complessità; da bere anche liscio (non tutti i gin se lo possono permettere) farà da ingrediente portante dei più famosi cocktails.

Di RONER abbiamo anche assaggiato le grappe: la bianca Grappa di Gewürztraminer, molto aromatica, con profumi floreali di rosa e geranio, molto morbida al palato e con sensazioni speziate abbinate a bergamotto; la Grappa invecchiata di Weissburgunder (Pinot Bianco) che riposa per 12 mesi in botti di rovere e di ciliegio, con profumi di mela e velati frutti rossi, dal gusto rotondo ed ampio, con mature note di vaniglia; la Grappa invecchiata di Blauburgunder (Pinot Nero), con profumi vinosi di pigiatura e lampone: in bocca eleganti note legnose e frutti rossi accompagnate da una morbidezza quasi massaggiante, ne fanno una grande grappa da meditazione.

La nostra  impegnativa giornata finisce qui: cominciamo già a contare i giorni che ci separano dall’edizione del 2018..

I riferimenti delle aziende citate li trovate qui:

http://www.identitagolose.it/

http://www.cantinarotaliana.it/

http://www.cantinaricchi.it/default.asp

http://www.cantinaongaresca.com/

http://www.primeuve.com/it/

http://www.z44.it/it/

http://www.roner.com/it/#

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