CA DEL MAGRO – CUSTOZA SUPERIORE – MONTE DEL FRÀ

Siamo nuovamente ad assaggiare un’etichetta dell’azienda MONTE DEL FRÀ. Dopo il Bardolino Chiaretto è oggi la volta di CA DEL MAGRO, un CUSTOZA SUPERIORE della vendemmia 2014.

Questo vino pluripremiato (se siete curiosi, sul sito dell’azienda c’è un’intera pagina dedicata ai riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni) viene prodotto utilizzando diverse uve, autorizzate in differenti percentuali dal Disciplinare di Produzione del Custoza DOC (http://www.vinocustoza.it/disciplinare-di-produzione/), e così suddivise: 40% Garganega, 20% Trebbiano toscano, 5% Tocai friulano, 10% Cortese, 10% Chardonnay-Riesling italico-Malvasia, 15% incrocio Manzoni.

CA DEL MAGRO, che da il nome a questo vino, è un vigneto di oltre 40 anni di età che ondeggia sui 7 ettari di una splendida collina di Custoza, a sud est del lago di Garda, ad un’altitudine di 100/150 metri s.l.m. il cui terreno presenta caratteristiche calcaree, argillose, ghiaiose e sabbiose. La parte più antica di questo vigneto è ancora allevato a pergola veronese con una resa molto bassa.

Data la varietà delle uve, va da se che la raccolta avviene in diversi momenti per ottenere dal grappolo quanta più qualità possibile: per questo motivo le uve Chardonnay, Tocai friulano, Riesling italico, Malvasia e incrocio Manzoni vengono raccolte nella prima decade di settembre, le uve Cortese verso la metà del mese di settembre, per finire con le uve Garganega e Trebbiano che restano sulla pianta fino alla prima decade di ottobre.

Dopo una pressatura soffice, una parte di mosto delle uve Garganega fermenta ed affina in piccole botti di rovere, il resto in tini di acciaio. Un successivo affinamento in bottiglia di 6 mesi, ad una gradazione di 13%vol., anticipa la messa sul mercato.

Ok, tutto bello, però assaggiamolo..

Il colore è un paglierino chiaro cristallino con delicate sfumature color fieno: quando lo si versa mostra tutta la potenza del suo corpo e della sua struttura, come se fosse un filo di un olio leggero.

Al naso è un vino decisamente ampio: fresco e sapido, con note erbacee e crosta di pane secco, lieve prugna gialla non ancora matura e fiori di campo. Crea l’aspettativa di un vino corposo e complesso, denso e da sorseggiare con lentezza.

Un vino da guardare mentre lo si fa roteare nel bicchiere: sono bellissimi e danzanti gli archetti che si vanno a formare lentamente da sembrare un inchino.

In bocca riempie il palato e lo riscalda: asciutto e sapido, con una buona acidità, nel quale ritroviamo le caratteristiche olfattive alle quali dobbiamo aggiungere, anche se ancora distanti, note di orzata e di canfora. Un corpo ben presente ed una persistenza veramente lunga.

Un vino importante, non stucchevole, che, se servito molto freddo, potrebbe anche abbinarsi ai piatti modaioli della cucina del sol levante oltre a pesci grassi di acqua dolce o a carni bianche saporite.

Tutte le informazioni sull’azienda le trovate qui: http://www.montedelfra.it

Qui potrte invece leggere le note del Bardolino Chiaretto: https://www.perunbicchiere.it/2017/05/03/bardolino-chiaretto-monte-del-fra/

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