PUNCH – il padre di tutti i cocktail

Punch: il padre di tutti i cocktail

Il Punch è universalmente considerato il cocktail più antico, quello da cui sarebbero derivati tutti gli altri. Di origini anglosassoni, come ogni drink storico che si rispetti anche il Punch ha origini incerte, che affondano le radici nella leggenda; persino la sua etimologia è controversa. Secondo alcune teorie, ‘Punch’ potrebbe venire da un tipo di barile della capienza di 80/120 galloni: un ‘Puncheon’, appunto. L’ipotesi più nota è che il nome derivi invece dalla parola hindi Panch, che significa ‘cinque’, come il numero classico degli ingredienti del Punch: aromi vari; succo e scorze di limone o lime; zucchero; alcol; acqua.

Ma chi ha inventato il Punch? Anche qui l’incertezza è d’obbligo; l’unica cosa che sappiamo con certezza è che i primi grandi bevitori di Punch furono i marinai inglesi del XVII secolo, impiegati nella rotta commerciale delle Indie Orientali, che scambiavano vini e birre con distillati durante i viaggi. I lime e i limoni erano sempre disponibili sulle navi per fare scorta di vitamina C ed evitare lo scorbuto, e anche le spezie e lo zucchero erano presenti. La prima ricetta scritta del Punch risale al 1638, quando Johan Alberto de Mandelslo, un tedesco che dirigeva una fabbrica nella città indiana di Surat, scrisse che i suoi operai bevevano “una specie di drink fatto di acquavite, acqua di rose, succo di limoni e zucchero”.

I marinai portarono il Punch nei porti inglesi, di ritorno dai loro viaggi, e così questa bevanda prese piede anche sulla terraferma, diventando una delle più diffuse fino all’epoca vittoriana, come testimoniato in molta letteratura dell’epoca. Il Punch veniva bevuto nell’iconica ‘bowl’, che dava un senso di socialità e condivisione, e inoltre non faceva parte del sistema fiscale, per cui non veniva tassato. Grazie a questa enorme popolarità del drink dei marinai, il rum perse la sua nomea di distillato scadente da soldati e marinai, e si diffuse anche tra le classi borghesi. Caduto in disgrazia nel XIX secolo, il Punch sta venendo riscoperto per il suo gradevole spirito di convivialità: preparare un bowl di Punch significa prepararsi a passare del tempo in compagnia, con persone che berranno tutte la stessa cosa. Per questo l’aspetto fondamentale è nella preparazione degli ingredienti, che può avvenire anche ore prima della festa o della serata. Alcuni bar, inoltre, servono agli ospiti come welcome drink, da assaporare mentre si studia il menu.

Curiosità

– Le classiche proporzioni del Punch seguono un antico verso che pare originario di Barbados: One of sour, two of sweet, three of strong, four of weak.
– Il sour – agro – è nel succo di lime o limone; il sweet – dolce – è nello zucchero; lo strong – forte – è nel rum o negli altri dark spirits; il weak – tenue – è nell’acqua, il succo di frutta, il tè freddo; lo spice – speziato – è nella noce moscata, la cannella o altre.
– Uno dei vantaggi del Punch è che può essere preparato davvero con moltissimi tipi di ingredienti: meglio quindi concentrarsi sulla qualità delle materie prime, e utilizzare le migliori disponibili.
– Un passo fondamentale per la preparazione di un ottimo Punch è l’estrazione dell’essenza di limone o di ogni altro citrico impiegato. Gli oli sprigionati danno una fragranza indispensabile, inoltre sgrassano e aiutano a riequilibrare lo zucchero. Il metodo migliore per estrarre tutta la carica di olii essenziali degli agrumi – e del resto della frutta – è di lasciarli macerare insieme: lo zucchero ha il potere di estrarre tutte le essenze. Durante il riposo, i granelli si scioglieranno mano a mano che i frutti cederanno parte del succo e tutti gli olii: questa preparazione è comunemente conosciuta come Oleo Saccharum, ed è usata fin dall’antichità anche nella preparazione farmaceutica.

Ricetta Fish House Punch

100cl Myer’s Rum
50cl Valdespino Brandy
15cl Bitter Truth Pesca
600ml di succo di limone*
300gr di zucchero di canna*
150cl di acqua*
2-3 pesche, sbucciate, bucherellate e tagliate a pezzi*

Preparazione Fish House Punch
Mettete il succo di limone e lo zucchero in un capace recipiente da cocktail e mescolate finché lo zucchero non si è sciolto.
Aggiungete rum, brandy, bitter, acqua e pesche.
Mescolate bene.
Fate raffreddare per circa 3 ore, mescolando di tanto in tanto.
Al momento di servire, aggiungete ghiaccio, mescolate ancora e versate nei bicchieri aiutandovi con un mestolo.

Grazie agli amici di SPIRIT ACADEMY Punch: il padre di tutti i cocktail (spiritacademy.it)

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