PICCINI 1882 SPICCA NELLE TOP 5 DI VIVINO

PICCINI 1882 SPICCA NELLE TOP FIVE DI VIVINO

I prodotti della storica famiglia italiana del vino hanno conquistato posizioni di rilievo in cinque diverse classifiche del più grande marketplace digitale del settore a livello mondiale.

Importante riconoscimento dell’eccellenza e della performance, quella che vede protagonisti i vini di Piccini 1882 che si sono distinti nelle classifiche dei vini più ricercati del 2023 pubblicate da Vivino. Queste classifiche, organizzate per tipologia, mettono in luce i vini più apprezzati dell’anno, come selezionato dagli oltre 50 milioni di utenti di Vivino, piattaforma globale, che presenta oltre 13 milioni di etichette e genera un significativo volume d’affari. Tra le diverse categorie, il Chianti Riserva DOCG Collezione Oro di Piccini ha ottenuto un eccellente secondo posto nella classifica dei vini più scansionati in Italia. Inoltre, il Memoro Rosso, simbolo dell’orgoglio patriottico italiano che unisce in un’unica bottiglia le varietà Primitivo della Puglia, Montepulciano d’Abruzzo, Merlot del Veneto e Nero d’Avola della Sicilia, ha trionfato in quattro diverse classifiche. Questa referenza ha conquistato infatti il primo posto tra i più votati in Irlanda, il terzo posto tra i più scansionati sempre in Irlanda, il quarto posto in Gran Bretagna e il quinto posto nei Paesi Bassi.

Mario Piccini, alla guida dell’azienda, ha espresso grande soddisfazione per questi risultati: “Questi riconoscimenti sono per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Riflettono la preferenza diretta dei consumatori e confermano il nostro impegno a produrre vini di qualità. È gratificante vedere che i nostri vini sono apprezzati al pari, se non più, di etichette iconiche del panorama vinicolo mondiale. Questo successo riafferma la nostra convinzione che puntare sulla qualità sia sempre la scelta vincente.”

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SERENA GUSMERI: UNA STORIA DI SUCCESSO AL FEMMINILE

UNA STORIA DI SUCCESSO AL FEMMINILE TRA LE COLLINE TOSCANE: L’ENOLOGA SERENA GUSMERI DIRIGE LA CANTINA “VECCHIE TERRE DI MONTEFILI” DOVE OGNI VIGNETO È UNICO

Alla base della sua carriera professionale, culminata nella splendida azienda di Panzano in Chianti, una profonda connessione con la natura in tutte le sue espressioni.

In un mondo vinicolo intriso di tradizione e storia, l’enologa Serena Gusmeri è riuscita nell’intento di trasformare un’azienda tra le vigne toscane sino a farla divenire una tra le più dinamiche realtà del panorama vitivinicolo italiano, apprezzata oggi anche a livello internazionale.
La storia di Serena Gusmeri, enologa di Vecchie Terre di Montefili, è un intreccio di passione e dedizione per la natura, declinato al femminile con la professione di enologa. Cresciuta ai piedi delle Alpi Lombarde, a Brescia, Serena ha imparato fin da molto giovane a vivere in armonia con la natura. Un’infanzia trascorsa tra un orto di famiglia e galline nel cortile ha ispirato la sua connessione profonda con la terra: “La natura è sempre stata nella mia anima”, racconta Serena, “vivere con essa e fare cose con le mie mani mi ha sempre resa felice.”

Il suo percorso nel mondo dell’enologia inizia all’Università di Verona e si arricchisce con il conseguimento della laurea magistrale a Milano, passando per l’Australia, dove scrive la tesi. Dopo gli studi, Serena trascorre un anno e mezzo in Franciacorta, specializzandosi nella produzione di vini frizzanti, per poi trasferirsi per sei anni in Campania, tra Benevento e Ischia. È qui che si sviluppa il suo approccio distintivo, negli anni in Sud Italia, Gusmeri studia il comportamento delle piante, enfatizzando le loro attitudini senza correzioni e raggiunge una consapevolezza fondamentale: ogni vigneto è unico, plasmato dall’ecosistema che lo circonda. “Nessun vigneto può mai essere uguale a un altro” sottolinea Gusmeri, “la ricchezza dei vitigni autoctoni in Italia dipende dall’ecosistema e dall’ambiente in cui possono esprimersi al meglio e volevo uve che fossero veramente rappresentative di ogni vendemmia, senza manipolazioni”, afferma Serena. Read More “SERENA GUSMERI: UNA STORIA DI SUCCESSO AL FEMMINILE”

PICCINI 1882 celebra l’inverno così

PICCINI 1882 CELEBRA L’INVERNO CON UNA MAGICA SPECIAL EDITION
ED UNA SELEZIONE DI VINI MUST HAVE PER LE FESTE

Piccini 1882 presenta alcune prestigiose referenze ideali per le imminenti festività

Il gruppo Piccini 1882 presenta una selezione esclusiva di vini che renderanno i momenti più attesi dell’anno ancor più magici. Con una storia che risale al 1882, la famiglia Piccini porta avanti un progetto fatto di tradizione, storia e dedizione per il mondo del vino.
I vini, delle cantine di Generazione Vigneti che fanno parte del gruppo, narrano l’autenticità e la diversità del territorio italiano. Vulture, Torre Mora, Tenuta Moraia e Fattoria di Valiano appartengono a diverse regioni d’Italia, che da sud a nord, coprono vari territori vinicoli, tutti con un’offerta e varietà di vini straordinari. Dalla Sicilia alla Toscana, passando per la Basilicata, raccontano le caratteristiche delle aree da cui provengono e ne rappresentano la migliore espressione.
La selezione proposta è pensata per soddisfare i gusti più raffinati e rendere indimenticabili le numerose occasioni di convivialità legate alle festività e al periodo invernale. Un posto di primo piano lo merita la Piccini Winter Orange edition 2023 che incarna lo spirito dell’area Chianti dove hanno sede i vigneti storici e la sede aziendale del gruppo Piccini 1882.

PICCINI WINTER EDITION 2023
6 bottiglie “Chianti Orange Limited Edition” dalle etichette, a tema invernale, ognuna diversa dall’altra

L’edizione 2023 della Chianti Piccini Winter, in vendita da ottobre 2023 a marzo 2024 sugli scaffali dei partner commerciali Italiani e stranieri del gruppo Piccini 1882.
La Winter Edition è una linea di 6 bottiglie della linea Chianti DOCG Orange, uno dei vini simbolo di Piccini 1882, vestito per l’inverno e pensato per regalare l’emozione di un racconto valorizzato nelle allegre etichette, una diversa dall’altra. Read More “PICCINI 1882 celebra l’inverno così”

Colle Adimari – Novità per l’estate 2023

Presentate a Vinitaly, queste 2 nuove etichette di Colle Adimari sapranno rendere più allegre e spensierate le giornate di questo caldo agosto (e non solo): un esempio tangibile di quando con la semplicità si possono raggiungere vette di puro godimento.

DRIM un sogno di mezza estate

Su un suolo misto argilloso, il connubio di Ansonica e Vermentino (70% e 30%) vendemmiati a mano alla fine del mese di agosto, da vita ad un vino bianco di carattere e chiara aderenza territoriale, invitante e dalla beva snella, di ottima persistenza. Le vigne più giovani donano al palato freschezza e piacevole sapidità. 12,5% vol.

 

BONO è il vino giovane, allegro, di compagnia

L’eleganza, il frutto e le spezie tipiche del Syrah (80%) incontrano la freschezza e l’acidità del Sangiovese (20%) in un mix di territorio e contaminazione internazionale. Le uve raccolte a mano nel mese di settembre vengono vinificate in acciaio a temperatura controllata e brevemente macerate sulle bucce. Un affinamento di 3 mesi in botti di rovere dà vita ad un vino moderno e accattivante che conquista sorso dopo sorso. 13% vol.

Home – Colle Adimari – Azienda Agricola

Abbiamo raccontata anche in passato di questa azienda e della loro interessante espressione del Cabernet Sauvignon: Lanfora di Colle Adimari | per un bicchiere

Spirits e toscanità – da ribollita a gin

Spirits e toscanità: debuttano i gin ispirati a ribollita, panzanella, pappa al pomodoro e cantucci con vinsanto

Il progetto “Dal piatto al bicchiere” di tre cugini aretini trasforma i piatti tipici regionali in forma liquida. Lancio il 14 luglio all’Helvetia & Bristol di Firenze

 

Trasformare i piatti tipici della tradizione toscana in forma liquida, dalla ribollita alla panzanella, creando dei gin dal sapore unico. E’ il progetto “Dal Piatto al Bicchiere” ideato da  tre giovani cugini aretini – Stefano Del Pianta, Leonardo Del Mecio e Tommaso Picchioni – con la passione per il mondo della distillazione. E così, nella regione in cui si raccoglie il ginepro di alta qualità alla base di almeno la metà del gin premium mondiali, debutta una collezione di bottiglie che omaggia le tipicità gastronomiche made in Tuscany, con l’obiettivo di far assaporare profumi e sapori che raccontano la Toscana in un modo decisamente fuori dagli schemi, partendo proprio dagli ingredienti del territorio. “Dal Piatto al Bicchiere” diventa così un invito a scoprire una nuova modalità di concepire gli spirits, dove tradizione, contemporaneità e sostenibilità si fondono per creare quattro declinazioni di gin. Insieme a botaniche come ginepro, coriandolo e angelica, di volta in volta trovano spazio gli ingredienti solitamente utilizzati in cucina, come le verdure rigorosamente fresche. Read More “Spirits e toscanità – da ribollita a gin”

PERLINETTO ROSÉ di VALLEPICCIOLA

PERLINETTO ROSÉ di Cantina VALLEPICCIOLA.

Extra Brut Metodo Classico da uve Pinot Nero in purezza, prodotto nelle belle colline senesi, a Castelnuovo Berardenga, ad un’altitudine di 400-450 metri slm con terreno calcareo/argilloso con presenza di galestro ed alberese. Una resa di 80 quintali con 5.000 piante per ettaro allevate a Guyot e vendemmiate l’ultima settimana di agosto. Vinificate con criomacerazione in pressa per 6-8 ore, soffice pressatura con gas inerte; segue fermentazione alcolica in acciaio con affinamento su fecce fini per 6 mesi, affinamento sui lieviti per 48-50 mesi prima della sboccatura.

Un colore leggero che ricorda la cipria. Bollicine molto fini e perpetue.

Al naso delicato nelle vesti della panificazione e della pasticceria, il fiore bianco si affianca ad un frutto rosso come il ribes che rilascia la sua grinta aspra. Una punta di nocciola.

 

Un sorso detonante: frutti di bosco freschi, note citriche, poi un tannino legnoso e di frutta secca. La vena minerale e calcarea accompagnano a lungo un palato asciutto.

Vendemmia 2015. 12,5% vol.

Vallepicciola I Nei nostri vini tutti i profumi della Toscana

Se vi piacciono le bollicine rosate, scoprite anche quello di Endrizzi: PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi | per un bicchiere

Lanfora di Colle Adimari

LanforaCabernet Sauvignon IGT Toscana

Le uve cabernet sauvignon vengono raccolte a mano nel loro momento favorevole, vinificate in purezza in acciaio, con rimontaggi all’aria, lunga maturazione sulle bucce senza temperatura controllata, e affinate in piccole anfore di terracotta per nove mesi.

Si presenta di un bel granato con le prime sfumature del tramonto.

Naso di spezie chiare, pepe bianco, poi del vegetale verde, molto profumato e freddo, a ricordare la menta glaciale, poi una vena ferrosa e le more mature. Una nota di cuoio si presenta in chiusura. Ad occhi chiusi un puff di cipria.

In bocca è morbido e ricco: i ribes delineano il campo del colore rosso, un campo però ampio nel quale si trovano l’eucalipto, che sposa in veste balsamica la fresca nota al naso della menta, e un’interessante tocco di calce. Se ne va lasciando il palato con una leggera velatura tannica. Vendemmia 2018. 13% vol.

“ca@@o che buono!” si può dire? Oramai l’ho detto.

Bravissima Virginia di Colle Adimari. Le Vignaiole 2.0 colpiscono ancora 👍🏻👍🏻

Lanfora raccontato da Virginia in occasione della presentazione, sulle nostre pagine, delle Vignaiole 2.0: Virginia Rossetti – Colle Adimari | per un bicchiere

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