PERLINETTO ROSÉ di VALLEPICCIOLA

PERLINETTO ROSÉ di Cantina VALLEPICCIOLA.

Extra Brut Metodo Classico da uve Pinot Nero in purezza, prodotto nelle belle colline senesi, a Castelnuovo Berardenga, ad un’altitudine di 400-450 metri slm con terreno calcareo/argilloso con presenza di galestro ed alberese. Una resa di 80 quintali con 5.000 piante per ettaro allevate a Guyot e vendemmiate l’ultima settimana di agosto. Vinificate con criomacerazione in pressa per 6-8 ore, soffice pressatura con gas inerte; segue fermentazione alcolica in acciaio con affinamento su fecce fini per 6 mesi, affinamento sui lieviti per 48-50 mesi prima della sboccatura.

Un colore leggero che ricorda la cipria. Bollicine molto fini e perpetue.

Al naso delicato nelle vesti della panificazione e della pasticceria, il fiore bianco si affianca ad un frutto rosso come il ribes che rilascia la sua grinta aspra. Una punta di nocciola.

 

Un sorso detonante: frutti di bosco freschi, note citriche, poi un tannino legnoso e di frutta secca. La vena minerale e calcarea accompagnano a lungo un palato asciutto.

Vendemmia 2015. 12,5% vol.

Vallepicciola I Nei nostri vini tutti i profumi della Toscana

Se vi piacciono le bollicine rosate, scoprite anche quello di Endrizzi: PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi | per un bicchiere

Lanfora di Colle Adimari

LanforaCabernet Sauvignon IGT Toscana

Le uve cabernet sauvignon vengono raccolte a mano nel loro momento favorevole, vinificate in purezza in acciaio, con rimontaggi all’aria, lunga maturazione sulle bucce senza temperatura controllata, e affinate in piccole anfore di terracotta per nove mesi.

Si presenta di un bel granato con le prime sfumature del tramonto.

Naso di spezie chiare, pepe bianco, poi del vegetale verde, molto profumato e freddo, a ricordare la menta glaciale, poi una vena ferrosa e le more mature. Una nota di cuoio si presenta in chiusura. Ad occhi chiusi un puff di cipria.

In bocca è morbido e ricco: i ribes delineano il campo del colore rosso, un campo però ampio nel quale si trovano l’eucalipto, che sposa in veste balsamica la fresca nota al naso della menta, e un’interessante tocco di calce. Se ne va lasciando il palato con una leggera velatura tannica. Vendemmia 2018. 13% vol.

“ca@@o che buono!” si può dire? Oramai l’ho detto.

Bravissima Virginia di Colle Adimari. Le Vignaiole 2.0 colpiscono ancora 👍🏻👍🏻

Lanfora raccontato da Virginia in occasione della presentazione, sulle nostre pagine, delle Vignaiole 2.0: Virginia Rossetti – Colle Adimari | per un bicchiere

Il sito dell’azienda è Home – Colle Adimari – Azienda Agricola

Forgiardita e il suo Merlot

Oggi vi raccontiamo di una cantina che abbiamo conosciuto un po’ per caso e che ha attirato la nostra attenzione.

Si tratta della cantina Forgiardita, fondata nel 2014 da Nicola Bielli, ripartendo da una vecchia cantina familiare nella quale, dal 1950, si coltivavano e conferivano le uve al Consorzio del Chianti Classico.

Cantina che coltiva le proprie uve e produce il proprio vino nel Chianti, a nord di Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga.

Vinificazione secondo approccio naturale, Agricoltura sostenibile e Produzione limitata sono i capisaldi della cantina.

Oggi abbiamo assaggiato il Merlot, affinato in barrique per 24 mesi. Una produzione limitata di 2356 bottiglie dalla vendemmia 2017 (noi abbiamo la numero 2121).

Granato il colore con accesi lampi viola.

Intenso il profumo della ciliegia al quale segue una punta fumosa. Nel profondo c’è una nota di mandorla. Poi tabacco dolce e bourbon.

Nel sorso ancora giovane e piacevolmente ruvido escono le note rosse dei frutti e dei loro noccioli. A lungo rimane una lieve sensazione fumosa, un puff di pipa. 13,5% vol.

Vitigno principe di Forgiardita del quale sentiremo parlare 👍🏻👍🏻👍🏻 forgiardita 

Lo sapete che il Merlot lo si trova anche sulle colline di Varese? Eccolo: MATERNO, un Merlot dai colli varesini | per un bicchiere

Sangiovese Belvento – Petra Wine

SANGIOVESE della linea BELVENTO di Petra Wine.

Un bel rubino nel quale la luce ne segna la veste violacea.

Profumi non sfacciati ma sfumati che portano a ricordi di frutta rossa come le prugne mature e le ciliegie. La sosta in grandi botti di rovere per almeno12 mesi segna delicatamente questo vino lasciando tracce balsamiche e spezie scure.

Il sorso è florido e suasivo: ritroviamo i segni del legno e i frutti rossi in un corpo di tutto rispetto. Quasi sapido. Rimane giusto il tempo di fare il sorso successivo.

Ci è piaciuto 👍🏻👍🏻. Vendemmia 2018. 13,5 % vol. Molto bella anche l’etichetta (lo sono tutte quelle di questa serie 👏🏻👏🏻). Petra Wine

Vi piace il Sangiovese? Qui ne raccontiamo un’altra espressione: RECISO, il Sangiovese di Beconcini | per un bicchiere